Maometto desidera diventare un martire jihadista
Le parole di colui che secondo l’Islam rappresenta il profeta e l’esempio perfetto da seguire per ogni buon musulmano. Uno con le idee molto chiare e che voleva essere sempre in prima linea nelle battaglie condotte “per la causa di Allah”.
Che ruolo hanno queste idee nella mente di chi decide di uccidere e farsi uccidere secondo quanto il suo profeta aveva deciso essere la cosa migliore da fare per guadagnarsi il paradiso?
Siamo davvero sicuri che queste idee non c’entrino proprio nulla con ciò terrorismo?
“Se non fosse per il fatto che ci siano alcuni musulmani che non amino stare dietro di me e a cui non possa fornire assistenza negli spostamenti, di certo non resterei mai dietro ad alcuna unità militare che si mobiliti per la causa di Allah.
Per colui nelle cui mani c’è la mia vita! Quanto mi piacerebbe diventare martire per la causa di Allah e poi tornare in vita, poi diventare martire di nuovo e tornare in vita ancora, e diventare martire ancora e ritornare in vita di nuovo e poi diventare martire!”. (Sahih Al Bukhari, numero 2797)