Uccisi per aver deriso Maometto
Studente pakistano linciato per aver offeso il profeta dell’islam.
Qual è il modello di riferimento per i musulmani che al grido di “Allahu Akbar” hanno brutalmente linciato Mashal Khan, uno studente pakistano “colpevole” di aver insultato Maometto? Se pensate che si tratti semplicemente di “fedeli un po’ troppo zelanti”, vi sbagliate di grosso.
Siamo nel 630, l’anno della presa di Mecca. Maometto diede ai suoi scagnozzi una lista di persone da trovare e uccidere. L’ordine era di ucciderli anche se fossero stati trovati nascosti sotto le tende della Kaaba.
Le persone da eliminare erano coloro che avevano lasciato l’Islam ed altri che avevano osato prendere in giro o insultare il profeta della religione di “pace”.
Per ora ci occupiamo di coloro che furono uccisi per aver semplicemente insultato Maometto.
I dileggiatori uccisi su preciso ordine di Maometto sono:
– Fartanda, che aveva scritto alcune canzoni a sfondo SATIRICO ritenute OFFENSIVE nei confronti di Maometto. Lei era la figlia di Abdullah bin Khatal, un apostata, pure lui ucciso per ordine di Maometto dopo la presa di Mecca.
– Al Huwayrith bin Nuqaydh
– Sara, una schiava affrancata di uno dei Banu l’Muttalib
Sirat rasulillah (ibn Ishaq) paragrafi 818-820.