Sul sottosviluppo dei paesi islamici
Di fronte ai rapidi processi innovativi dell’attuale economia mondiale e alla prevista riduzione dei redditi dell’economia petrolifera, sussiste il rischio che il progresso dei già sottosviluppati paesi islamici veda un ulteriore rallentamento e di conseguenza la possibilità che cresca il senso di frustrazione.
I paesi islamici seguono nella classifica di sviluppo molti paesi dell’Asia orientale e del Sud-Est asiatico, nonostante alcuni di loro abbiano avviato già da tempo l’opportunità di un processo di modernizzazione (a partire dalla colonizzazione occidentale, dal confronto con la scienza, la filosofia e l’economia europea, con la tecnologia e la democrazia).
Il sottosviluppo non dipende quindi dalla mancanza di capitali ma dal cosiddetto human factor: dagli uomini, dalle concezioni e dagli ideali che li animano, dal loro livello d’istruzione e senso di responsabilità. Tutte queste strutture e processi sono a loro volta il prodotto del fondamento culturale-religioso della società: la rielaborazione delle istanze occidentali – di derivazione cristiana ma ormai secolarizzate – appartenenti alla mentalità scientifica e alla sua modalità di azione, intendendo con ciò la loro integrazione all’interno del proprio modello valoriale, non è stata ancora attuata in modo soddisfacente nella maggioranza dei paesi islamici, a differenza di quanto è accaduto nelle società dell’Asia orientale.
Ne consegue che – paradossalmente – l’avanzamento tecnologico aunenti il problema invece di diminuirlo, poiché esso non richiede più semplicemente abilità meccaniche, come accadeva agli inizi dello sviluppo tecnologico, bensì un’apertura mentale e capacità di adattamento alle situazioni, creatività e spinta innovativa – tutto questo non si può comprare con i petrodollari e non si può ricevere con gli aiuti per lo sviluppo ma si può ottenere solo a questo prezzo: la concessione della libertà intellettuale.
La vita in una “modernità dimezzata”, nella quale sono accolte le innovazioni tecnologiche ma non altrettanto le conquiste socio-politiche, è un’acrobazia destinata a durare poco.
QUANDO VERRANNO GLI ALIENI A DISTRUGGERE I TERRESTRI, MILIONI DI QUESTI DARANNO LA COLPA ALL’OCCIDENTE CAPITALISTA!!!!!!!!