Nessuna pietà da parte di Maometto, nemmeno se si fosse trattato di sua figlia
Siamo tutti al corrente che, in quelle zone del mondo dove vige la Legge Islamica (shaaria), vengono praticate punizioni estreme, come ad esempio quella di tagliare la mano ai ladri. Ma perché ciò accade?
Questo tipo di punizione è fissata sul Corano nel versetto 5:38 e viene descritta più nel dettaglio attraverso la narrazione dei fatti e i detti di Maometto (sunnah), dove si specifica persino che l’entità minima del furto (sirqa)per poter avviare l’applicazione della pena del taglio della mano al ladro, è stabilita ad un quarto di dinar, una cifra piuttosto modesta:
– etc..
Diventato un potente capo militare e politico alla guida di un vasto impero, oltre alle tradizioni religiose Maometto incorporò nel Corano anche le severe tradizioni pagane arabe del settimo secolo, sostenendo che Dio gli rivelò che l’Islam, una religione perfetta per tutta l’umanità, doveva prescrevere certe atrocità.
Quello che segue è uno degli hadith che trattano questo argomento.
Aisha racconta che un ladro venne portato davanti al profeta Maometto e lui gli tagliò la mano.
I suoi compagni esclamarono:
“Non immaginavamo che saresti andato fino in fondo”.
Maometto rispose:
“Se anche fosse stata mia figlia Fatima a rubare, le avrei tagliato la mano”.
Come vediamo il perfetto esempio da seguire per i musulmani afferma di non volersi esimere dal sottomettersi completamente, come l’Islam prevede, alle atrocità prescritte dal suo Allah.
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saluti, mario