Gli utili versetti con cui Maometto autodiagnostica la sua sanità mentale: “oh Profeta, tu non sei pazzo”
Quanto riterreste affidabile una persona che continua incessantemente a dirvi di non essere pazza?
Che idea avreste di un uomo che si qualifica come profeta e sostiene di ricevere “rivelazioni” da parte di un Dio che a sua volta ritiene necessario ribadire più e più volte che il proprio messaggero non è pazzo o posseduto?
Che idea avreste inoltre di una “religione” che impone ai suoi aderenti di imparare a memoria versetti “rivelati” che affermano che l’intermediario di tali “rivelazioni” NON SIA PAZZO?
Maometto era pazzo?
Ecco i versetti convenienti in cui, dall’alto della sua “imparzialità”, Allah dichiara che Maometto NON È PAZZO:
“il vostro compagno non è un folle” (Corano 81:22)
“Per Grazia di Allah tu non sei un folle, e in verità ci sarà per te infinita ricompensa.” (Corano 68:23)
“Ammonisci dunque, poiché per grazia del tuo Signore non sei né un indovino né un folle.” (Corano 52:29)
“Quando si diceva loro: «Non c’è dio all’infuori di Allah», si gonfiavano d’orgoglio e dicevano: «Dovremmo abbandonare i nostri dèi per un poeta posseduto?».” (Corano 37:35-39)
“Non hanno riflettuto? Non c’è un dèmone nel loro compagno: egli non è che un nunzio chiarissimo.“ (Corano 7:184)
”Oppure dicono: «E un posseduto dai dèmoni». E invece la verità, quello che lui ha recato, ma la maggior parte di loro disdegna la verità.” (Corano 23:70)
“Ad una sola [cosa] vi esorto: state ritti per Allah, a coppie o singolarmente e riflettete: non c’è alcun demone nel vostro compagno, egli per voi non è altro che un ammonitore che precede un severo castigo. (Corano 34:46)
Da quanto dura il legame che collega queste “rivelazioni” e l’insofferenza che il “profeta” (e ancora oggi i suoi fedeli) mostrava al punto di condannare a morte chiunque mostrasse scetticismo, critiche o talvolta derisione davanti ai suoi vaneggiamenti?
Millequattrocento anni.