“Quando Aisha dichiarava di avere avuto sei e nove anni, in realtà usava uno SLANG molto in voga all’epoca”
L’avanguardia apologetica islamica: “Quando Aisha dichiarava di avere avuto sei e nove anni, in realtà usava uno SLANG molto in voga all’epoca”
Una lettrice chiede:
“Ciao Islamicamentando, tre giorni fa stavo partecipando ad una discussione con alcune ragazze islamiche che si professavano “moderate”, quando ad un tratto esce fuori l’argomento “età di Aisha”. Chiaramente sento dire le solite scuse, tra cui quelle sulle ragazze che maturavano prima, il caldo e così via…
Ad un certo punto una delle ragazze mi dice che negli hadith “tanto inaffidabili” Aisha dice sì di avere sei anni al matrimonio con Maometto e nove anni quando fu “consumata”, tuttavia all’epoca si usava un linguaggio in cui chi diceva la propria età era solito troncare la decina, quindi i sei anni erano in realtà sedici e i nove anni diventano diciannove.
A me sembra assurdo.
Che senso ha adesso che una persona si metta a troncare la decina, soprattutto su tematiche così delicate?
Perché rischiare l’equivoco?
Che razza di “slang” sarebbe poi?
Quale utilità avrebbe questa spiegazione se non quella di togliere al musulmano l’IMBARAZZO che deriva dai contenuti delle fonti islamiche, soprattutto in occasione di un dibattito con una persona NON islamica informata?
La tizia aveva anche fatto l’esempio di quando si dice “nel settecento, nell’ottocento” e così via.
Quella però è un’altra cosa. In quel caso non si parla dell’età di una persona, ma di una convenzione utilizzata nel citare alcune date quando l’informazione a cui ci si riferisce è implicita, come quando si dice “le Olimpiadi di Los Angeles dell’84”: è chiaro che si intenda il 1984, e non il 1384.
Le esprimo comunque il mio scetticismo riguardo queste assurdità, facendole le domande che avete letto oltre che presente che trovavo davvero DEMENZIALE giudicare hadith raccolti da studiosi islamici come inattendibili buttando nebbia su quelle fonti per poi VANTARSI DI POTER ADDIRITTURA CONOSCERE LE FORME COLLOQUIALI DEL TEMPO senza uno straccio di documento che lo provasse.
Ad ogni modo non ho più avuto modo di sapere altro perché dopo quel commento la signorina “moderata” mi ha BLOCCATO. Credo che dovrò farci l’abitudine.
Continuate cosi!”
Carissima, hai già spiegato tu in diversi punti i motivi per cui quest’assurda “spiegazione” non regge.
Inoltre è pericoloso voler mettere in discussione dal punto di vista linguistico elementare le affermazioni di una persona vicina al profeta dell’islam. Qui addirittura si cerca di dare ai numeri cardinali il significato che si vuole, con decine che vanno e vengono.
Questo potrebbe addirittura tradursi nel tentativo di rendere una lingua avulsa da ogni significato e attendibilità.
È un tentativo che se portato avanti potrebbe ritorcersi contro l’Islam stesso, in quanto potrebbe mettere in seria discussione i motivi per cui il Corano debba continuare ad esistere.
Ma possiamo stare “tranquilli”, in quanto questi “giochi di prestigio pseudo-lessicali” vengono utilizzati dai musulmani soltanto quando devono affrontare in un dibattito certe tematiche presenti nelle loro fonti e l’imbarazzo che ne consegue.
In realtà l’età di Aisha è riconosciuta da oltre mille anni dai più autorevoli studiosi islamici a meno che non debbano ricorrere ad acrobazie di apologetica negazionista come questa a cui hai assistito.
Basta poi leggere le parole di Aisha in uno dei tanti hadith, in cui oltre a dire che aveva sei anni al matrimonio e nove quando il matrimonio venne “fatto consumare” da Maometto, afferma che quando il profeta dell’islam morì lei aveva diciotto anni. A parte il fatto che oltre all’età gli hadisth attestano anche che Aisha giocava ancora con le sue bambole (si veda questo articolo), se PER ASSURDO prendiamo per buona la teoria che Aisha avesse diciannove anni quando il matrimonio venne consumato, è IMPOSSIBILE che potesse avere diciotto anni alla morte di Maometto avvenuta nove anni dopo la “consumazione”. Come ha fatto allora a ringiovanire?
Ci aspettiamo di vedere una qualche strampalata formula di matematica maomettana che stravolga anche quel “diciotto anni” pronunciato da Aisha.
Prima che nascesse Maometto i locali già erano caratterialmente cattivi e violenti specie con i propri familiari.