Un islam riformato
Immaginiamo la possibilità di una riforma dell’Islam e di conseguenza la creazione di un “Califfato Islamico Moderato”.
Punto primo: le leggi.
Quali differenze rispetto ad uno “stato Shariatico” (fondato sulle leggi della sharia) ci si aspetterebbe per considerare questo ipotetico califfato “moderato” e “umanamente accettabile”?
Compilo una breve lista con i punti fondamentali, sentitevi liberi di suggerirne altri:
- libertà per i Musulmani di lasciare la propria religione;
- nessuna discriminazione legale tra Musulmani e non-Musulmani;
- parità di dignità tra uomo e donna (senza necessariamente includere parità totale, ad esempio potrebbero restare limiti nell’ambito delle forze armate, dello sport, ecc.);
- nessuna restrizione di natura religiosa ai matrimoni;
- libertà per le donne Musulmane di essere autonome e indipendenti dalla propria famiglia;
Ora, noi scorgiamo dei conflitti con il Corano già in questa lista essenziale. In particolare modo riguardo alla situazione legale di Musulmani e non-Musulmani (per quanto riguarda il verso 9:29: “Combattete coloro che non credono in Allah e nell’Ultimo Giorno, che non vietano quello che Allah e il suo messaggero hanno vietato, e quelli tra la gente di Scrittura che non scelgono la religione della verità (Islam) finchè non versino umilmente la jizya e siano soggiogati”.), e quella della donna (4:24, 4:34, ecc.).
Ammesso che si possano aggirare molte Hadith, anche se ritenute Sahih da un migliaio di anni buoni (e già sarebbe un eresia), i conflitti diretti con i versetti del Corano ci sembrano irrisolvibili. Non sono forse questi versi (che sono una goccia nel mare, potrei portare anche altri esempi) già un limite superiore alla possibilità di giustizia e tolleranza nell’Islam?
Punto secondo: l’autorevolezza.
Quali speranze avrebbe questa versione “riformata” dell’Islam di essere accettata universalmente? Sulla base di cosa si potrebbero definire “cattivi Musulmani” quelli che non la seguissero e che continuassero ad applicare le leggi più ingiuste e crudeli della Sharia? Si potrebbe veramente incriminare per assassinio qualunque Musulmano (in tutto il mondo) che uccide un apostata?
Questo punto è dottrinalmente insormontabile. La Sunnah parla chiaro sotto tutti gli aspetti di auspicabile riforma che ho citato. Posso fornire abbondanti esempi per ciascuno di essi e mostrare che il comportamento di Maometto così come i Musulmani riportano sia incompatibile con questi prinicìpi, a partire dal famoso Hadith che condanna a morte tutti i colpevoli di ridda (apostasia) per ordine diretto di Maometto.
Se anche un numero consistente (quanto consistente?) di Musulmani accettasse questo Islam, cosa darebbe loro autorità sugli altri Musulmani che lo rifiutano? Esistono già oggi decine di sette e modi diversi di praticare l’Islam. Sunniti e Sciiti sono soltanto la principale ragione di divisione all’interno dell’Islam per cui ci si scanna “fraternamente”. Cosa impedirebbe ad un wahabita di considerare come eretica questa nuova corrente riformatrice, cosa che invero è già accaduto in passato con altre idee dissonanti verso l’Islam tradizionale? Secondo me questi ultimi avrebbero ragione ad arrabbiarsi, perché sarebbe palese che i riformatori modernisti vogliano allontanare l’Islam dal preciso messaggio scritto sul Corano e sulle Hadith.
Ecco, in breve questi sono i nostri pensieri sull’argomento; siamo curiosi di leggere le vostre impressioni, in particolare quelle dei Musulmani.
http://www.avvenire.it/Mondo/Pagine/isis-conversione-forzate.aspx