Bloggando il Corano: Sura 2, “La Vacca”, Versetti 1-39

3 Risposte

  1. Aurelio ha detto:

    La condizione di Dio è la sua infinitezza, ma anche la condizione dello Spirito è di infinitezza, perché se non fossimo infiniti in quanto Spiriti, incarnati, saremmo soggetti a morte. Invece come Spiriti siamo eterni e per non essere soggetti a morte dobbiamo avere nella nostra struttura di esistenti il carattere della infinitezza. In questo senso Dio ci ha fatti a sua immagine e somiglianza. E’ una somiglianza strutturale: noi siamo simili a lui in quanto infiniti, ma non simili a lui in quanto potenza, perché il nostro infinito è una conquista attraverso l’evoluzione, attraverso la conoscenza e il lavoro. Dio invece è sempre stato così, infinito ed eterno. Dio è già tutto a priori. Noi saremo nel corso dell’evoluzione in un accrescimento di noi stessi infinito. Queste sono le differenze sostanziali tra noi e Dio. Invece la chiesa ha trasmesso una immagine puerile di Dio, c è una immagine molto infantile di Dio, presente nella povera cultura spirituale degli uomini che concepiscono continuamente questo Dio antropomorfico seduto su uno scanno che giudica le anime penitenti che hanno finito di vivere. In questo strisciare delle anime imploranti misericordia e pietà, francamente io non riconosco Dio, ma soltanto le immagini malate degli uomini che vorrebbero ancora continuare a controllare e dominare gli esseri che furono vivi, anche da morti, attraverso sottotribunali che verrebbero affidati alle varie figure intermedie che hanno collaborato con Dio. Non cadete nello stesso errore della chiesa cattolica. L’Islam è fuori da ogni discussione.

    • Agostino Gàeta ha detto:

      L’islam è l’ultima delle tante religioni apparse su questa terra da quando l’uomo prese coscienza della limitatezza della propria conoscenza e della paura della morte quindi. Le religioni sono una grande invenzione per esorcizzare la paura più grande dell’uomo, la morte, e per dargli conforto nell’intima convinzione che dopo di lui niente più esiste. Ma poi ditemi, se tutte queste religioni, o fedi, sono verbo del signore creatore, come mai, nella sua immensa bontà, ha creato un mondo dove per sopravvivere le Sue creature tanto amate devono divorarsi l’un l’altre ?? Che dio misericordioso è se permette che il Suo creato compie scempi e nefandezze che contraddicono l’amore con cui sono state create ??

  2. lorenzo ha detto:

    domando scusa se scrivo prima de leggete tutto il commento alle varie sure. Comunque, ritengo difficile qualsiasi dialogo, non si può dialogare con chi, di primo acchito sostiene “io ho ragione, o la mia religione è (non credo lo sia, ma è) la sola vera e tu hai torto, o la tua religione è falsa. Ma detto questo, anche il cristianesimo ha alle spalle secoli in cui riteneva il suo libro sacro dettato da Dio, perciò non giudicato, commentato, ma solo accettato. Ciò ha provocato enormi danni all’umanità credendo di fare la volontà di Dio, non si uccide così volentieri come quando viene fatto in nome di Dio. Capisco che si possa opporre l’obbedienza a Dio (o alla nostra immagine di Dio) alla felicità e vita di uomini e donne.Immagine completamente lontana da quella presentata da Gesù (anche se si rinnega il suo messaggio) in cui è Dio che si fa vicino all’uomo per lenire le sue sofferenze. accoglierlo nella sua miseria, perdonarlo nei suoi errori e ciò non per i merito dell’uomo e donna, ma unicamente per il suo amore verso di loro. Ciò verso tutti e non solo verso i credenti. Se si inizia a condannare i credenti delle altre religioni, a prospettare per loro castighi divini, a dipingerli come blasfemi, miscredenti, passibili dell’ira di Dio ora e nella vita futura, quale meraviglia che i più intransigenti prendano le armi in difesa della purezza del messaggio del Corano e della volontà di Dio? Su questo spero di trovare risposte chiare, non in base a condanne più o meno obbligate, ma come fondamento teologico. Perché confondere critica al Corano, con ricerca di comprenderlo nel contesto in cui si è formato? Paura di trovarvi contraddizioni o di dover dare risposte? O ricorrere alla soluzione più semplice “non ti rispondo, il Corano è quello che è” Spero, nonostante perplessità, di comprendere sia come voi lo leggete, sia quando lo leggo

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