Bloggando il Corano: Sura 22, “Il Pellegrinaggio”
Commento al Corano: Sura 22, Il Pellegrinaggio
di ROBERT SPENCER (20, Aprile, 2008)
Gli studiosi Musulmani sono divisi sulla valutazione se questa Sura risalga al periodo Meccano o Medinese della carriera profetica di Maometto. Ibn Kathir e Maulana Muhammad Ali sostengono che è Meccana, mentre il Tafsir Anwar ul-Bayan, Daryabadi e altri dicono che è Medinese. Maududi raggiunge un compromesso, notando una differenza stilistica tra i Versetti 1-24 e i Versetti 25.78, e ipotizzando che la prima parte venga dalla Mecca e la seconda da Medina.
I Versetti 1-24 sono un ulteriore ammonimento a proposito del terribile Giorno del Giudizio (vv. 1-2, 4, 7) e una feroce critica della perversità degli infedeli (vv. 3, 5-6, 8-13). I giusti saranno ammessi ai lussureggianti Giardini (vv. 14, 23-24). Coloro che dubitano che Allah aiuterà Maometto in questo mondo e nel prossimo, dovrebbero impiccarsi (v. 15). “Questa”, dice Ibn Kathir, “era anche l’opinione di Mujahid, ‘Ikrimah, ‘Ata, Abu Al-Jawza, Qatadah e altri. Il significato è: chiunque pensa che Allah non sosterrà Maometto e il Suo Libro e la Sua Religione, lasciatelo andare e che si suicidi, se questo lo irrita così tanto”. Allah ci ha inviato chiari segni – un riferimento ai versetti (ayat, o segni) del Corano – e guida verso la verità quelli che vuole guidare (v. 16). Ebrei, Cristiani e altri, saranno tutti giudicati (v. 17); “Allah deciderà tra loro nel Giorno del Giudizio” dice Maulana Bulandshahri nel Tafsir Anwar ul-Bayan, “e mostrerà loro che solo i Musulmani furono correttamente guidati”.
Anche il sole, la luna, le stelle e tutto il creato adorano Allah (v. 18). Infatti, una volta fu chiesto a Maometto dove andava il sole quando tramontava. Egli rispose: “Va (cioè, viaggia) fin che si prostra sotto il Trono e chiede il permesso di sorgere di nuovo e lo ottiene…”
Quanto terribile sarà il Giudizio e il fuoco dell’inferno? Allah descrive in modo raccapricciante gli orrori dell’inferno – acqua bollente, scudisci di ferro (vv. 19-22). Secondo un hadith, Maometto dice che ogni mille persone, 999 saranno mandate all’inferno. In quel Giorno, Adamo chiederà ad Allah: “O Allah! Quanti sono i dannati al Fuoco?” Allah risponderà: “Da ogni migliaio, togline nove-cento-novanta-nove”. Maometto spiegò che quell’unica persona salvata sarebbe stata un Musulmano, dicendo ai suoi compagni: “Gioite per le buone notizie; una persona sarà delle vostre e mille di Gog e Magog”.
Maududi suggerisce che i Versetti 25-78 furono rivelati non molto dopo che i Musulmani migrarono dalla Mecca a Medina e circa al tempo dell’Hajj, il pellegrinaggio alla Mecca, quando la nostalgia di casa era particolarmente sentita. A quel tempo, i Quraish pagani controllavano la Mecca e avevano impedito ai Musulmani di compiere il pellegrinaggio. “Pertanto, potrebbero anche aver pregato e atteso il permesso Divino per muovere guerra contro quei tiranni che li avevano espulsi dalle loro case, privandoli della facoltà di visitare la Casa di Allah e rendendo loro difficile praticare l’Islam. Fu in questa situazione psicologica che questi Versetti furono rivelati”.
Coloro che impediscono ai Musulmani di compiere il pellegrinaggio subiranno una dolorosissima punizione (v. 25). Allah indirizzò Abramo al sito della Sacra Moschea alla Mecca e gli disse che sarebbe stato un luogo di pellegrinaggio per coloro che credono in Allah e che non gli associano compagni (vv. 26-31). Tutte le persone devono eseguire riti sacrificali, immolando animali ad Allah (vv. 32-38).
Coloro che sono stati espulsi dalle loro case e perseguitati in altri modi hanno il permesso di combattere contro coloro che li hanno maltrattati (vv. 39-40). Secondo Mujahid, Ad-Dahhak, Ibn ‘Abbas, ‘Urwah bin Az-Zubayr, Zayd bin Aslam, Muqatil bin Hayan, Qatadah e altri, questo fu il primo Versetto rivelato a proposito della jihad – cioè, dice Maududi:
Il Versetto 39 è il primo versetto che concede ai Musulmani il permesso di fare la guerra.
Questo versetto è anche l’intestazione della lettera di Osama bin Laden del 6 Ottobre 2002 al popolo Americano, nella quale spiega in dettaglio le sue motivazioni e i suoi obiettivi.
I Musulmani, “se Noi li insediamo nella regione, decretano regolari preghiere e fanno regolarmente l’elemosina, impongono il giusto e vietano l’ingiustizia” (v. 41) – cioè, loro stabiliscono il giusto ordinamento della società. Ma coloro che respingono il messaggio dei Musulmani alla fine saranno distrutti, come furono distrutti i miscredenti dei tempi passati (vv. 42-48). Allah dice a Maometto come rivolgersi ai miscredenti, dicendo loro che lui sta comunicando loro solo un ammonimento: seguite la via della giustizia o affronterete il fuoco dell’inferno (vv. 49-51).
Satana ha interferito con i messaggi di tutti i precedenti profeti, ma Allah abroga ogni falsità che lui inserisce (vv. 52-53). Ibn Kathir dice che, a questo punto, molti commentatori del Corano discutono l’incidente dei Versetti Satanici, nel quale Maometto, sperando in una riconciliazione con la tribù pagana dei Quraish della Mecca (di cui era membro, ma che aveva respinto le sue pretese di profeta) avrebbe riconosciuto le tre divinità venerate dai Quraish come “le figlie di Allah”. Poi, essendosi accorto di aver compromesso il suo messaggio monoteista, ritrattò i Versetti in questione, affermando che in quella occasione era stato ispirato da Satana. Tuttavia Ibn Khatir non crede che alcuno dei racconti di questo incidente sia attendibile. Torneremo su questo argomento quando arriveremo alla Sura 53, nella quale compare la prima parte della rivelazione di Maometto a proposito delle dee, benché, ovviamente, manchi la parte “Satanica”.
Allah guida i credenti sulla retta via dell’Islam (v. 54), mentre quelli senza fede non accetteranno mai l’Islam, finché il giudizio finale non li colpirà (vv. 55, 57). Chi è ucciso nella guerra di jihad sarà ricompensato (v. 58). Coloro che si sono vendicati in modo proporzionato alle ingiurie subite, e che poi vengono aggrediti ancora, riceveranno l’aiuto di Allah (v. 60). Ibn Kathir spiega: “Muqatil bin Hayan e Ibn Jurayj accennarono che questo fu rivelato a proposito di una scaramuccia nella quale i Compagni incontrarono alcuni dei politeisti. I Musulmani li incalzavano perché non combattessero durante i Mesi Sacri, ma i politeisti insistettero nel combattere e iniziarono l’aggressione. Così i Musulmani combatterono contro di loro e Allah concesse loro la vittoria”.
Allah ha potere sopra tutte le cose, e ogni cosa testimonia la sua presenza e il suo potere (vv. 61-66). Maometto deve chiamare tutta l’umanità all’Islam, senza discutere con loro (vv. 67-69). Allah conosce ogni cosa (v. 70), e loro persistono ancora nella loro perversità e nella loro idolatria (vv. 71-72). Gli idoli dei politeisti non possono neppure creare una mosca (v. 73). I credenti devono adorare Allah (v. 77) e combattere per la sua causa, che è la religione di Abramo. Allah ha definito i credenti “Musulmani” sia prima di questa rivelazione che adesso anche in questa. Il compito dei credenti è di rendere testimonianza ad Allah di fronte all’umanità (v. 78).