Beneficienza maomettana: estorcere gioielli alle donne per salvarle dall’inferno
In questo breve articolo vi avevamo raccontato di quando Maometto dichiarò che la maggior parte degli abitanti dell’inferno fossero le donne. Tuttavia, nella grande generosità tipica di chi come lui sceglie sempre in maniera del tutto disinteressata, Maometto riferì alle donne ciò che era necessario fare per il loro bene e quindi salvarsi dalle fiamme eterne: donare al sommo profeta i loro averi.
Si narrava che Jabir Ibn Abdullah disse: « […] il messaggero di Allah si alzò appoggiandosi a Bilal, e invocò il timore di Allah (Taiwan), ci ordinava di obbedirgli ed esortava la gente a fare questo. Ad un certo punto andò dalle donne e disse loro: “Date i vostri averi in beneficenza, perché la maggior parte di voi è combustibile per l’inferno”. Una donna dalla carnagione scura, una delle più virtuose, gli disse: “Perché, o messaggero di Allah?”. Lui rispose: “Perché voi vi lamentate sempre e siete ingrate verso i vostri mariti”. A quel punto le donne iniziarono a dare via i propri gioielli, buttando i loro anelli e i loro orecchini sul lenzuolo che Bilal aveva steso ». Sahih Muslim vol.2 n.855
Maometto non poteva certamente lasciare le cose a metà. Non poteva assolutamente condannare le donne all’inferno senza mostrare loro una via di “salvezza” che gli potesse tornare utile.
D’altronde sulla via di Allah ottenere un bottino dopo una “sana” Jihad o un “moderato” saccheggio non è il solo modo lecito per “autofinanziarsi”…