Le più antiche università del mondo islamico

Che l’Università di Bologna, fondata nel 1088, sia considerata la più antica al mondo è cosa risaputa. Non a caso, infatti, si fregia del motto di Alma Mater Studiorum, ossia Madre prolifica delle università. Questo perché fu la prima in cui venne introdotto un metodo nuovo e che da allora si diffuse in tutto il mondo.

Precedentemente alla diffusione del metodo “bolognese”, i modelli di insegnamento nel mondo erano grossomodo tre:

quello praticato da dotti precettori, nelle regge nobiliari a crescere nobili rampolli;

quello religioso, praticato in istituti di teologia diretti a formare i futuri sacerdoti;

le scuole di carattere filosofico, legate ad una specifica disciplina e concepite come aggregazioni di seguaci impegnate a discutere la dottrina di un maestro comune.

Un esempio noto di istituti di carattere religioso è quello dell’Università al-Qarawiyyin, che nacque come e fu fino al XIX secolo una madrasa, cioè una scuola di teologia islamica e non un’università in senso moderno, carattere che assunse solamente nel 1963. Nonostante questa precisazione, alcune fonti la indicano erroneamente come l’ateneo più antico al mondo.

L’università al-Qarawiyyin (859 d.C – Marocco) e l’università Al-Azhar (970 d.C. – Egitto) sono state delle madrasse (scuole coraniche) e delle scuole di arti liberali ma non università come si intende per l’università di Bologna del 1088. Infatti in esse si studiava il Corano e tutto ciò che si rifaceva alla religione musulmana, come il diritto islamico e in parte anche le arti liberali (grammatica, retorica, dialettica, aritmetica, geometria, astronomia, musica). Nello stesso periodo in Europa erano presenti centinaia di scuole monastiche (Scholae monasticae) e centinaia di scuole di arti liberali molto prima del 859.

Cortile centrale di al-Qarawiyyin

La particolarità dell’università di Bologna fu infatti proprio quella di non essere una semplice scuola di arti liberali come tante, o una scuola di diritto canonico, ma quella di essere la prima scuola laica dove si insegnava, solo a chi aveva già concluso la scuola di arti liberali, il diritto romano analizzandolo, e riscoprendo testi antichi per poi reinterpretarli. Il livello degli studenti era su un livello superiore rispetto a quello necessario per frequentare una semplice scuola di arti liberali. A grandi giuristi bolognesi di quel periodo si deve la rinascita dello studio del diritto romano e la ricostruzione per intero dell’enorme Corpus iuris civilis di Giustiniano I. Essi posero le basi per la reintroduzione in occidente del diritto romano che è tuttora la base del diritto a livello mondiale in tutti quegli stati che applicano il modello di civil law. Infatti lo applica la stragrande maggioranza degli stati. Infatti nella pagina in inglese della voce come prima università viene menzionata l’università di Bologna (link).

Mentre al-Qarawiyyin e Al-Azhar nacquero come “principali centri spirituali ed educativi del mondo musulmano”, dove si studiava la religione islamica e la filosofia in rapporto ad essa. Il libro dei guinness dei primati indica l’università al-Qarawiyyin come la più antica istituzione educativa del mondo ma una cosa è dire “istituzione educativa” ed un’altra cosa è dire “antica università”. Per istituzione educativa inquietante questo caso si intende una madrasa, una scuola monastica o una scuola di arti liberali. E’ sbagliato intendere un’università.

Anche perché, se valutassimo con più elasticità le scuole antiche per poterle annoverare nel cerchio nella categoria delle università, la cosiddetta università della Magnuna di Costantinopoli, dove si insegnava il quadrivio, ovvero la filosofia, la letteratura, l’astronomia ed anche la geometria, venne innaugurata ufficialmente come università dall’impero bizantino nell’848, per cui prima di al-Qarawiyyin. Lo stesso discorso lo potremmo fare con la scuola medica di Salerno, l’accademia di Gundishapur nell’attuale Iran, il centro culturale di Jundishapur fondato nel corso del VI secolo e molte altre scuole ben più antiche di al-Qarawiyyin e Al-Azhar.

Questo genere di istituzioni non era aperto a studenti semplicemente desiderosi di apprendere, bensì a futuri ulema o solo ai figli dei funzionari regali o statali che seguivano corsi specifici di studi per seguire le orme paterne, visto che gli incarichi a corte erano ereditari; lo stesso accadeva in Cina. Invece, per sua stessa definizione, l’università deve essere universale, aperta a tutti.

La nascita delle vere università aperte a tutti favorì in Occidente oil diffondersi della cultura antica, anche se con interpretazioni moderne, e costituì una vera e propria rivoluzione culturale che non a caso nel mondo musulmano non avvenne.