Aisha, l’imbarazzo della sua età e i narratori “poco affidabili” a cui aggrapparsi
Tra le varie tecniche utilizzate dagli apologeti islamici vi è quella di screditare uno dei narratori che vanno a formare la “catena di trasmissione” (in arabo isnād) – di un hadith.
Nel caso dell’imbarazzante vicenda dell’età di Aisha, la sposa bambina di Maometto, il povero narratore a cui è toccato il “compito” ingrato di “persona inaffidabile a cui potersi aggrappare per difendere l’Islam” è Hisham ibn Urwah, presente in diversi hadith della raccolta di Bukhari classificati come autentici (sahīh).
Vi sono tuttavia altri hadith altrettanto autentici che confermano l’età di Aisha e in cui Hisham ibn Urwah (sottolineato in blu in 3257 e 3258) non compare come narratore (3259, 3260). Parliamo della raccolta Sunan An-Nasai, dello studioso islamico Ahmad An Nasai (829 – 915 d.C.), noto per essere molto severo nel classificare autentici gli hadith. In un suo commento, in cui si mostra molto contrariato, dice:
Alcuni individui, che dichiarano con vanto di essere ricercatori, rinnegano le narrazioni che riguardano l’età di Aisha. Queste narrazioni tuttavia sono autentiche. È la dichiarazione della stessa Aisha, che i suoi vari allievi hanno trasmesso da lei. Una grande maggioranza di allievi NON PUÒ AVER FATTO LO STESSO ERRORE.
Bravo An Nasai, chi come noi cerca e diffonde la verità, ti ringrazia!