Il valore della jihad in termini di ricompensa

La Jihad, qualcosa di irrinunciabile e ineguagliabile per un buon musulmano.

(Sahih Al Bukhari vol. 4, libro 56, n. 2783 e 2785)

Direttamente dal profeta dell’islam Maometto, il miglior musulmano della storia, l’esempio perfetto da seguire.

Hadith 2783: anche dopo la conquista di Mecca non è bene che si resti con le mani in mano. Quindi, anche se la Hijra (a Medina) non è più necessaria, la Jihad continua così come l’intenzione stessa di combattere per la causa di Allah. Entrambe restano e sono sempre valide.

Hadith 2785: un uomo chiese a Maometto quale azione fosse uguale alla Jihad in termini di ricompensa. Maometto rispose in maniera assolutamente chiara: “tale azione (di valore pari alla jihad) non esiste”. Combattere nella Jihad equivale a pregare e digiunare all’infinito, peccato che, contrariamente alla Jihad, quest’ultima azione sia impossibile da portare a termine, mentre GUARDA CASO la Jihad è fattibile e il Mujahid verrà sempre ricompensato.

 

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