Safiyyah, la moglie Ebrea di Maometto

Questa che segue è la storia di Safiyyah Bint Ḥuyayy Ibn Aẖṭab, una donna ebrea catturata dalle truppe di Maometto durante l’attaccato a Khaybar e portata al profeta come parte del bottino. La storia è riportata oltre che nelle biografie di Maometto di Ibn Ishaq e di ibn Jarir Ṭabari anche nel Ṭabaqat al-kubra, l’opera più famosa dello storico islamico Muhammad ibn Sa’d (784 – 845). Safiyyah aveva diciassette anni ed era molto bella quando uccisero suo padre, suo marito e molti altri parenti. Maometto volle dormire con lei lo stesso giorno della sua cattura.

Safiyyah Maometto

Tabari p.345
“l’anno della spedizione di Khaybar, sposò Safiyyah, figlia di Ḥuyayy, figlio di Aẖṭab. Safiyyah era stata moglie di Sallām, figlio di Miškam, e, dopo la sua morte, di Kinānah, figlio di Rabī‘. Kinānah fu fatto prigioniero e messo a morte per ordine del Profeta che ricevette come propria parte del bottino Safiyyah”

Ishaq p.766
“Safiyyah nacque a Medina. Apparteneva alla tribù ebraica di Banu ‘I-Nadir. Quando questa tribù venne espulsa da Medina nel 4 A.H, Huyaiy fu uno di quelli che si stanziarono nella fertile colonia di Khaibar insieme a Kinana ibn al-Rabi’ con cui Safiyyah si era sposata poco prima che i musulmani attaccassero Khaibar. Allora aveva diciassette anni. Era stata la moglie di Sallam ibn Mishkam che l’aveva divorziata. Un miglio da Khaibar. Qui Maometto ha sposato Safiyyah. Hanno trascorso la notte in quel luogo, mentre Abu Ayyub al-Ansari  ha fatto da guardia alla tenda per tutta la notte. Quando alle prime ore della notte Maometto ha visto Abu Ayyub andare avanti e indietro, gli ha chiesto cosa significasse quel suo vigilare, lui ha detto: “Ho avuto paura per te con questa giovane donna. Hai ucciso suo padre, suo marito e molti suoi parenti, e sino a poco tempo prima era una miscredente. Avevo davvero paura per te a causa di quella donna.” Il profeta ha pregato per Abu Ayyub al-Ansari.

Safiyyah ha chiesto al profeta di aspettare sino a che non si fossero allontanati da Khaibar. “Perché?” ha chiesto lui. “Perché ho paura per te, nel caso gli ebrei fossero vicino a Khaibar!”

La  ragione per cui Safiyyah rifiutò le avances sessuali di Maometto, che aveva 57 anni, sono chiare a qualsiasi persona obiettiva. La maggior parte delle donne preferirebbe piangere un morto che finire nel letto dell’assassino di suo padre, del marito (torturato prima di essere decapitato) e altri parenti, per giunta il giorno stesso della loro uccisione. Ma il fatto che Maometto non potesse trattenere i suoi impulsi sessuali per un giorno, in modo da lasciare questa ragazza sola con il suo dolore, dice molto sulla sua morale.

Non siamo sicuri se il resto della storia sia vera o fabbricata dagli storici musulmani per coprire l’impressione dello stupro. Questo è tutto il materiale che ci è pervenuto sino ad ora per scoprire la verità, quindi dobbiamo attenerci a questi documenti tendenziosi scritti dagli storici musulmani.

La storia prosegue dicendo che Abu Ayyub era preoccupato per l’incolumità del profeta poiché Maometto aveva ucciso il padre, il marito e i parenti di Safiyyah. E’ infatti una follia dormire con una donna dopo aver assassinato i suoi cari. Nonostante ciò, le scuse di Safiyyah nel rigettare le avances di Maometto sembrarono illogiche. Quando Maometto portò questa ragazza nella tenda, aveva già ucciso tantissimi ebrei e stava vincendo molte battaglie. Se ci fossero stati altri ebrei, probabilmente sarebbero stati più preoccupati della loro vita che della castità di Safiyyah. Inoltre erano già all’interno della tenda, come avrebbero potuto sapere gli ebrei se stavano facendo sesso o meno? Mi chiedo quale altra scusa avrebbe potuto inventare perché dopo l’assassinio di suo padre, suo marito e altri cari la lasciasse stare almeno quella notte.

“Il giorno dopo una Walima (banchetto nuziale) è stata disposta in onore del Profeta’”

Notare che lo storico sta dicendo che il banchetto si tenne il giorno dopo l’incontro privato di Maometto con Maometto con Safiyyah, nel quale egli cercò di avere un rapporto sessuale con lei. Questo non presentava alcun problema per il Profeta, in quanto il suo Allah rivelò un versetto Coranico dove affermava che è permesso dormire con le donne catturate in guerra, senza  prima sposarle, anche qualora fossero sposate.

“Vi è vietato pure di avere rapporto con donne maritate, eccetto quello (schiave) che la vostra mano destra possiede’” (C.4:24)

Il versetto sopraccitato dimostra che il Santo profeta non credeva che gli schiavi avessero diritti e dignità. Una donna sarebbe potuta essere felicemente sposata, ma se Maometto e i suoi devoti seguaci attaccavano la sua gente e la catturavano perdeva tutti i diritti; e mentre suo marito veniva ucciso o schiavizzato, lei sarebbe stata data ai Mujahid musulmani che l’avrebbero potuta stuprare con la benedizione di Allah.

Questo è confermato in un altro versetto.

Corano 23:1-7

1- Certamente prospereranno i credenti,
2- Che nel fare preghiera si umiliano,
3- Che schivano i discorsi futili,
4- Che fanno l’elemosina,
5- Che si astengono dall’unione sessuale,
6- Eccetto le loro mogli o ciò che possiedono le loro destre (le schiave) poiché in ciò essi non sono da biasimare,
7- Però chi desideri più di questo, quelli sono i trasgressori.

Continuiamo con la storia di Safiyyah.

“Le altre mogli del Profeta hanno mostrato la loro gelosia facendo commenti sulle sue origini ebraiche. Ma il Profeta l’ha sempre difesa. Una volta Safiyyah si è infastidita dei commenti esagerati di tutte le mogli arabe del Profeta. Si è lamentata con il Profeta che ha provato grande compassione per lei. L’ha consolata e incoraggiata. L’ha munita di logica. Ha detto: “Safiyyah, sii coraggiosa e indifferente. Loro non potranno mai essere superiori a te. Dì loro: Io sono la donna del Profeta Harun, la nipote del Profeta Musa, e la moglie del Profeta Maometto.” Quando è stata catturata con altri prigionieri di guerra, il Profeta le ha detto: “Safiyyah, tuo padre ha sempre mantenuto inimicizia con me sino a che Allah ha preso la sua decisione.” Lei ha risposto: “Ma Allah non attribuisce ad uno i peccati dell’altro”.

Ciò ovviamente contraddice il comportamento di Maometto;  ha annientato l’intero popolo Bani Qurayza con il pretesto che alcuni di loro avevano ucciso dei musulmani indifesi (questo nonostante il versetto: non verrà caricata un’anima, già caricata dai propri peccati”
(C.53:38)

Anche in questo caso non fu Allah a prendere la decisione finale. Il padre di Safiyyah fu assassinato dagli uomini di Maometto, non da Allah. E’ come se Hitler avesse affermato che era Dio ad uccidere gli ebrei durante l’Olocausto. Se Allah avesse voluto uccidere tutta quella gente (che Maometto e la sua armata assassinarono), avrebbe potuto farlo da solo.

“Il Profeta le ha dato la scelta di unirsi alla sua gente una volta liberi, o accettare l’Islam e unirsi in matrimonio con lui”

Dobbiamo ricordare che Maometto torturò il marito di Safiyyah, assassinò quasi tutto il suo popolo e sottomessi i superstiti. Quindi, offrirle di unirsi alla sua gente non è stata propriamente una dimostrazione di altruismo.

“Lei che era molto intelligente e gentile ha detto: “O Messagero di Allah, io speravo nell’Islam e ti ho accettato prima del tuo invito. Ora che ho l’onore di essere in tua presenza, mi viene data la scelta di scegliere tra il kufr e l’Islam e giuro su Allah, che Allah e il suo Messaggero sono più cari di me stessa, della mia libertà e del seguire la mia gente.” (Tabaqat)

Questa confessione, se realmente avvenuta, fu sincera? La ragazza fu schiavizzata da un uomo che sterminò la sua famiglia e avrebbe potuto fare lo stesso con lei. Basta leggere quanto riportato sopra in riferimento alla sua “libertà”. Questo dimostra chiaramente che non era libera, e in effetti quelle bugie furono l’unico modo per tutelare la propria incolumità.

“Quando Safiyyah si è sposata era molto giovane, e secondo ciò che è stato riportato aveva non più di diciassette anni ed era estremamente bella. Una volta Aisha ha detto qualche cosa a proposito della sua bassa statura, a cui il Profeta ha risposto: “Hai detto una cosa che se fosse stata lasciata nel mare, si sarebbe macchiata con esso sporcando l’acqua.” (Abu Dawud). Safiyyah non solo era profondamente innamorata del Profeta ma lo rispettava come il Messaggero di Allah, in quanto aveva sentito le conversazioni di suo padre e dello zio dopo essere tornati da Medina. Quando il Profeta è migrato da Medina, sono andati da lui per scoprire se fosse il vero Profeta di cui le Scritture parlavano. Quando sono tornati, Safiyyah era a letto, e li ascoltava. Uno di loro ha chiesto: “Cosa ne pensi di lui?” Lui ha risposto, “E’ lo stesso Profeta di cui le Scritture parlano”. Allora l’altro ha detto: “Cosa dobbiamo fare?” La risposta è stata che dovevano opporsi a lui con tutte le forze.

Questa storia raccontata da Abu Dawud è credibile? Come possono due ebrei riconoscere in Maometto il Profeta di cui le Sacre Scritture parlano, e decidere di opporvisi con tutte le forze? Non ha senso. Sfida ogni logica. Solo gli ingenui possono credere a queste stupidaggini. Non è chiaro se Safiyia abbia mentito per essere accettata dai nemici o è un’altra post-fabbricazione di credenti zelanti. Per quale motivo qualcuno dovrebbe decidere di opporsi con tutte le sue forze a colui che è stato riconosciuto come il promesso dalle proprie scritture? Ma questo non è tutto! Dove, nella Bibbia, si cita Maometto?

“Quindi Safiyyah si è convinta della verità del Profeta. Non ha risparmiato alcuna fatica nel prendersi cura di lui, e provvedere con qualsiasi conforto potesse venirle in mente. Questo è stato evidente sin da quando è giunta al cospetto di Maometto dopo la caduta di Khaibar.”

Notate come lo scrittore si contraddice in questa pagina? Solo poche righe prima abbiamo letto che Safiyyah è stata catturata ed è stata portata da Maometto come prigioniera di guerra. Non è andata di sua spontanea volontà. E’ stata presa da Maometto perché era più giovane e bella delle altre donne catturate.

“Il Profeta ha provato del risentimento nei suoi confronti quando si è rifiutata di entrare in intimità con lui nel viaggio precedente. Durante la fermata seguente, il Profeta ha trascorso momenti di intimità con lei e vi ha trascorso l’intera notte. Quando le è stato chiesto, da Umm Sulaim, “Cos’hai visto nel Messaggero di Allah?”  ha risposto che lui era molto compiaciuto di lei e che hanno passato l’intera notte a parlare. Lui le ha chiesto, “Perché hai rifiutato la prima notte quando desideravo avere dell’intimità con te?” Lei ha risposto, “Ho avuto paura della vicinanza degli ebrei.” Questo ha contribuito che ai suoi occhi i miei meriti aumentassero.” (Tabaqat)

Bukhari ha riportato le stesse Hadith sull’invasione di Khabair e come Maometto incontrò Safiyyah.

Sahih Bukhari Volume 1, Libro 8, Numero 367:
Ha Narrato  ‘Abdul ‘Aziz:
Anas ha detto, “Quando l’Apostolo di Allah ha invaso Khaibar, abbiamo offerto la preghiera del Fajr in quel luogo la mattina presto, quando ancora era buio. Il Profeta cavalcava e lo stesso Abu Talha, io cavalcavo dietro Abu Talha. Il Profeta ha passato la strada di Khaibair velocemente e le mie ginocchia sfioravano le cosce del Profeta. Lui ha scoperto la coscia e ho visto la bianchezza delle sue cosce. Quando siamo entrati nella città lui ha detto: ‘Allahu Akbar! Khaibar è rovinata. Ogni qualvolta ci avviciniamo ad una nazione ostile (per combattere), la malvagità sarà il mattino di coloro che sono stati avvertiti.” Ha ripetuto questo per tre volte. La gente usciva per recarsi al lavoro e qualcuno ha detto: “Maometto è arrivato.” (Qualcuno dei nostri compagni ha aggiunto, “Con la sua armata!”) Abbiamo conquistato Khaibar, catturato  i prigionieri e raccolto il bottino. Dihya è venuto e ha detto: “O Profeta di Allah! Dammi una schiava dei prigionieri catturati.” Il Profeta ha risposto: ” Andate e prendete ogni schiava.”

Lui ha preso Safiya bint Huyai. Un uomo si avvicinato al Profeta e ha detto: “O Profeta di Allah! Tu hai dato Safiya bint Huyai a Dihya e lei è la donna del  capo  della tribù dei Quraiza e An-Nadir quindi appartiene solo a te.” Allora il Profeto ha detto: “Portatelo qui con lei.” Quindi Dihya è andato dal Profeta con lei e quanto il Profeta l’ha vista, ha detto: “Prendi un’altra schiava tra i prigionieri.” Anas ha aggiunto: Il Profeta l’ha liberata e sposata.

Thabit ha chiesto ad  Anas, “O Abu Hamza! Quanto ha pagato il Profeta come Mahr per averla liberata e sposata?” Lui ha risposto: ” La sua persona è stata il suo Mahr in quanto lui l’ha liberata e sposata.” Anas ha aggiunto: “Mentre tornavamo, Um Sulaim l’ha vestita per la cerimonia di nozze e durante la notte l’ha mandata come sposa al Profeta.”

Mahr (dote), è il denaro che la sposa riceve dal marito quando lui la sposa. Maometto non pagò a Safiyyah il suo Mahr in quanto lui avrebbe dovuto pagare se stesso per averla liberata. Certamente l’ironia sta nel fatto che lui non l’ha comprata ma schiavizzata invadendo il suo villaggio. Questa storia è importante perché mostra la morale e i valori etici del Profeta Maometto. (La pace sia sulla sua anima immacolata).

La nostra sensibilità moderna ci fa rabbrividire nel sentire storie come questa, tuttavia Maometto pensava che avrebbe ricevuto due premi sposando Safiyyah. Uno per aver liberato qualcuno, quindi nessun altro all’infuori di lui l’avrebbe schiavizzata, l’altro per aver sposato una bella ragazza che aveva quarant’anni meno di lui.

Sunan Abi Dawud Libro 20, Numero 66:
Qatadah disse, “Quando l’Aposto di Allah (saw) partecipava ad una battaglia vi era per lui una porzione speciale (del bottino) che egli sceglieva a suo piacimento. Safiyyah era di quella porzione. Ma quando egli non partecipava di persona in una battaglia, una porzione veniva comunque riservata per lui, ma sulla quale non aveva scelta. [cioé, cosa riceveva veniva scelto per lui]

Sahih Muslim Libro 8, Numero 3327:
Abu Musa riporta che il Messaggero di Allah (possa la pace essere su di lui) ha detto che per colui che emancipa una schiava e poi la sposa, ci sono due ricompense.

In altri due hadith si legge:

Sahih Bukhari Volume 5, Libro 59, Numero 512:
Ha Narrato Anas:
Il Profeta ha compiuto  la preghiera vicino a Khaibar mentre ancora era buio e ha detto, “Allahu-Akbar! Khaibar è distrutta, poiché ogni volta che ci avviciniamo ad una nazione ostile per combattere, il malvagio sarà il mattino per coloro che sono stati avvertiti.” Quindi gli abitanti di Khaibar sono usciti fuggendo  per le strade. Il Profeta ha ucciso i combattenti, i figli e le donne catturati. Safiyyah era tra i prigionieri; è finita prima nel bottino di Dahya Alkali, ma dopo è andata al Profeta. Il Profeta ha considerato la sua libertà come Mahr (cioè regalo di matrimonio).”

Sahih Bukhari Volume 5, Libro 59, Numero 513:
Ha narrato Malik bin Anas:
“Il Profeta ha preso Safiya come un prigioniera. Lui l’ha liberata e la sposò.” Thabit chiese ad Anas “Cosa le ha dato come Mahr (cioè regalo matrimonio)?”, Anas rispose “La sua Mahr era lei stessa, perché l’ha affrancata.”

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